Tornando sul solito problema del mercato abusivo di Viale della Primavera, vorrei segnalare l’articolo pubblicato su RomaToday da un utente di nome Ghino di Tacco (nb: noto brigante del XIII secolo, e nome usato come pseudonimo da Bettino Craxi quando scriveva articoli ed editoriali per l’Avanti!, storico giornale del Partito Socialista Italiano), relativamente alla dubbia provenienza delle merci vendute.
E’ scontato dire che, per ripristinare un minimo di legalità, servirebbe un intervento massiccio e costante delle forze dell’ordine, ma bisogna ricordare che quel mercatino ha preso piede perchè c’è gente che, ahimè, va lì ad acquistare e si mostra interessata; al contrario non staremmo qui neanche a parlarne…
Io un’idea alternativa ce l’avrei.
Basterebbero solo due poliziotti in borghese, mischiati nella folla, pronti ad intervenire “a spot” non appena qualcuno acquista da queste pseudo-bancarelle. Multa salatissima e sequestro della merce per il venditore, e multa salatissima anche per il compratore, cosa fondamentale. E siccome Centocelle è come un grande paesello, non appena girerà la voce delle multe per la maggiorparte della gente quelle bancarelle saranno come se non esistessero…e un mercato (in questo caso abusivo) senza “mercato”, che mercato sarebbe?
Traetene voi le dovute conclusioni…
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Le merci dei Rom in viale della Primavera. Monnezza o rivendita di cianfrusaglie rubate?
di Ghino di Tacco