Ancora 1972, ancora il grande Lucio.
Nel famosissimo disco “Il mio canto libero”, oltre alla già citata “Vento nel vento”, venne pubblicata un’altra canzone deliziosa, “La luce dell’est”.
E’ il racconto, carico di nostalgia, di un amore ingenuo e impossibile di un uomo con una donna slava. Durante la canzone si intreccia il presente con il ricordo struggente del passato, intreccio scandito dalla “visione dell’est” (il passaggio al passato), e dal ramo calpestato e il colpo di fucile (il ritorno al presente).
Ma è quest’ultimo che, nonostante i dolci ricordi del passato, ha la priorità e la maggior importanza, e Battisti suggella tutto questo nel ritornello della canzone:
A te che sei il mio presente
a te la mia mente
e come uccelli leggeri
fuggon tutti i miei pensieri
per lasciar solo posto al tuo viso
che come un sole rosso acceso
arde per me.
Buon ascolto!