“Oh! Ma lo sai che una partita in Lega Pro l’hanno sospesa dopo 20 minuti perchè non c’era il numero minimo di giocatori?”
Come reagireste ad una notizia così?
Io, sinceramente, mi sono fatto una risata, tanto è assurda e surreale una situazione del genere. Neanche la più fervida immaginazione di un regista cinematografico può partorire uno scempio così, perchè se lo facesse verrebbe preso a pomodori in faccia.
E’ quasi impossibile accadano 3 sostituzioni (tutte al primo minuto!), e 5 infortunati in soli 20 minuti di partita.
QUASI. Perchè tutto questo è successo ieri, nel derby campano tra Salernitana e Nocerina.
E come sempre ci sono di mezzo dei tifosi malati, che hanno “intimato” (!!!) alla propria squadra di non giocare a causa del divieto di trasferta impostogli.
Ovviamente è scattata subito la corsa a parlare di “minoranze”, che saranno pure tali, ma sono quelle che negli stadi contano di più, e hanno maggior influenza su giocatori e società. Un influenza pericolosissima: ricordate il derby Roma-Lazio del 2004, sospeso per la presunta morte di un bambino?
Mi domando: si riuscirà mai, in Italia, a vivere il calcio come quello che è, ovvero un gioco? La vedo veramente dura, e anche Churchill fu profetico in tal senso:
Gli italiani perdono le partite di calcio come se fossero guerre e perdono le guerre come se fossero partite di calcio