Lucio Battisti – Comunque bella

Tratto dal sito “Musica & Memoria” (LINK)

Sul retro del singolo del 1972 I giardini di marzo, canzone non certo allegra, sulla difficoltà di vivere, Battisti e Mogol inserirono un’altra canzone con un sottofondo di rassegnazione e trattenuta disperazione, rimasta forse ancora più famosa, presente anch’essa nell’album Umanamente uomo: il sogno, dello stesso anno.

In questo brano i due autori più celebri della canzone italiana riprendono ancora una volta un tema che percorre tutta la loro produzione, chiamiamolo il “difficile rapporto con l’altro sesso”, o almeno con un tipo di donna, con cui si confronta il personaggio “vittima della donna” interpretato in prima persona più volte da Lucio Battisti.

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San Valentino

Eccola, è arrivata. San Valentino, la festa degli innamorati.

Premetto che, onestamente, la reputo una festa un pò inutile: se si è innamorati lo si è 365gg l’anno, e non un giorno in particolare. Ma vabbè, sorvoliamo…

Insomma: è arrivato il giorno più mieloso dell’anno e non sapete che fare, e temete di subire tremende rappresaglie dal/dalla partner?

Niente paura! Scottecs ci spiega, in cinque semplici passi, come passare indenni questo 14 febbraio! Il piccolo inconveniente: il video è in inglese, un complicatissimo e incomprensibile inglese. Confido in voi, miei pochi e fidi utenti, e nella vostra cultura e poliglottismo… 🙂

Buona visione!

Albanese mette sotto due italiani!

Se siete arrivati qui schiumanti di rabbia xenofoba, gridando slogan inneggianti ad impiccagione, ghigliottina o torture varie, avete sbagliato posto. O forse è il posto giusto, ma per una riflessione.

Metropolitana di Roma.

Salgono due persone, disquisendo di politica. Capisco immediatamente la loro provenienza partitica dall’oggetto della discussione: Grillo e i Cinquestelle. Il refrain è il solito:

  • “Grillo le spara sempre più grosse, evidentemente gli avranno tolto le pillole che lo fanno stare lucido, ah ah ah”;
  • “Su alcuni temi, però ci potrebbe essere convergenza”;
  • “Eh, ma sempre se i cinquestelle sono disposti a discostarsi dal verbo di Grillo”.

Insomma i soliti discorsi da piddini con la schizofrenia di chi rimpiange un governo con Grillo ma allo stesso tempo lo schernisce. Un grande classico dell’ultimo anno.

Mentre cominciano ad introdurre il discorso delle elezioni, e di un eventuale esito, accade l’imponderabile.

Questo pallosissimo scambio di battute viene interrotto dall’intervento di una signora, seduta poco distante da me.

Accento slavo, ma idee chiare.

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Pagina99

Vi chiederete: che cos’è Pagina99 (www.pagina99.it)?

E’ un’avventura partita ufficialmente circa due settimane fa, con lo sbarco online del 27 Gennaio, ma già in moto da parecchio tempo.

E’ un esperimento editoriale ambizioso, che punta principalmente sui temi economici e culturali, e mirando ad un’informazione di qualità.

E’ un “giornale circolare” (come lo autodefiniscono), incentrato su quattro cardini (cito liberamente il loro sito):

  1. Il quotidiano dal martedì al venerdì (16 pagine).
  2. Un numero del sabato (56 pagine, al cui interno ci sono 8 pagine di informazione quotidiana sintetica, mentre nelle altre si approfondisce, narra, espande l’attualità in tutti i suoi aspetti).
  3. Il sito-web on line, con aggiornamenti e notizie di approfondimento (4-5 al giorno), blog (selezionati in base a competenze e originalità, nonché affinità alla mission di pagina99), un dibattito pro/contro che verrà attivato nei prossimi giorni.
  4. Il tablet, che porta sul digitale i contenuti del quotidiano arricchiti di tutte le espansioni, le interazioni e l’offerta aggiuntiva che la tecnologia consente.

In tutto ciò, Pagina99 domani farà il suo “esordio” ufficiale in tutte l’edicole del Bel Paese. Vedendo i primi (eccellenti) contenuti pubblicati sul loro sito, non mancherò di acquistare anche il cartaceo. E poi, volete mettere l’ebrezza di possedere un “numero uno”? 😉

In bocca al lupo a tutta la redazione!

Metro Tram sulla Togliatti, riparte la speranza

Tratto dal sito del Comitato Metro x Roma (LINK)

Diciotto stazioni per 17 chilometri complessivi: Saxa Rubra, Fidene, Sabine, Serpentara, Vigne Nuove, Talenti, Montesacro, Kant, Aniene, Ponte Mammolo, Colli Aniene, Quarticciolo, Centocelle, Togliatti, Romanisti, Don Bosco, Subagusta, con l’ipotesi finale di un arrivo al Laurentino. Un percorso semicircolare di raccordo con incroci con la linea A a Subagusta, la linea C a Centocelle, la linea B a Ponte Mammolo, la linea B1 a Vigne Nuove, in caso di prolungamento della metro, con la linea Fm1 a Fidene, con la Fm2 a Quarticciolo e con la linea tranviaria 14 Togliatti-Termini. Sono queste le caratteristiche del tram, o meglio, del metrò leggero Togliatti, che ieri, dopo 8 anni di letargo, è stato riproposto dai comitati di quartiere alla commissione Mobilità del Comune di Roma.

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