di Ginevra Nozzoli (RomaToday)
Bonifica urgente per il canalone del parco di Centocelle. A pochi giorni dalla notizia di un’indagine aperta dalla Procura sui rifiuti interrati nelle fungaie, spunta un’ordinanza della sindaca Raggi datata 10 febbraio. Vi si leggono una serie di prescrizioni per un intervento immediato sull’incendio “covante” in corso dal 1 gennaio. Strati di immondizia affiorano dal terreno che ricopre le cave di pozzolana dell’ex tunnel Mussolini. Immondizia che sprigionano fumi alla diossina. Un quadro estremamente grave, denunciato per settimane da RomaToday e dai comitati del territorio. Ora i giudici hanno aperto un fascicolo. Nel frattempo, l’atto firmato dalla Raggi dovrebbe permettere una serie di azione risolutive.
In base all’ordinanza, entro il 25 febbraio “il Dipartimento tutela ambientale (competente per l’area in oggetto, ndr) dovrà rimuovere i rifiuti ammassati sulla rampa d’accesso alla rete dei cunicoli al fine di consentire il completo spegnimento dei rifiuti ed entro 30 giorni dalla notifica dell’ordinanza predisporne lo smaltimento” nonché di “predisporre un piano di bonifica complessiva del parco archeologico di Centocelle e della rete delle cavità sottostanti che giungono fino alle abitazioni civili circostanti”.
Accanto al dipartimento opereranno la Polizia locale e l’Arpa Lazio. La prima dovrà intensificare la vigilanza e il controllo dell’area, la seconda dovrà provvedere “all’analisi delle acque di falda nei pozzi ubicati nelle aree circostanti, anche ricadenti in proprietà privata, nonché l’installazione di centraline dei pozzi nelle aree circostanti, anche in proprietà privata, e installare centraline di rilevamento della qualità dell’aria presso le abitazioni del civico 3 di via di Centocelle (palazzi Ater, ndr)“, dove una voragine aperta da oltre un anno fa da via di fuga al fumo proveniente dal vicino canalone.
Al tal proposito l’ordinanza affida all’amministratore del condominio di via Centocelle 3 il compito di provvedere alla chiusura della stessa “al fine di evitare la propagazione di eventuali fumi”. Entro 10 giorni. Il coordinamento delle attività è affidato alla Protezione civile capitolina, che dovrà anche informare la popolazione sui rischi specifici per i residenti e i fruitori del parco. Un piano ben preciso e una presa d’atto della gravità della situazione che i cittadini aspettavano a gloria.
Ma la domanda è inevitabile: con quali fondi verranno effettuati i suddetti interventi? “Vogliamo essere positivi – commenta Roberta Ricci portavoce del Pac Bene Comune – ma manca completamente la menzione dei finanziamenti necessari per la bonifica. Si parlava di una cifra intorno al milione e mezzo di euro, come farà il dipartimento?”. Già, che non ci fossero al momento i fondi sufficienti per una bonifica profonda della cave lo avevano specificato anche i consiglieri della commissione Ambiente presenti sul posto il 7 febbraio per un sopralluogo.