La differenza tra introversi ed estroversi è tutta nel modo in cui rispondono alle circostanze quotidiane. Secondo la scrittrice Melissa Dahl, autrice del libro “Science of Us”, gli introversi e gli estroversi differiscono nel grado di prontezza e capacità di rispondere a un determinato ambiente. Una sostanza o una scena che sovra-stimola il sistema nervoso di una persona introversa può farla sentire sopraffatta ed esausta, invece che eccitata e coinvolta.
In una conferenza Ted intitolata “Il potere degli introversi”, l’autrice Susan Cain sottolineava questo punto nella sua definizione dell’introversione, spiegando che questo tratto è “diverso dall’essere timidi”.
“La timidezza riguarda la paura del giudizio sociale”, ha spiegato Cain. “Essere introversi ha più a che fare con il modo in cui si risponde agli stimoli, inclusi quelli sociali. Gli estroversi desiderano ardentemente grandi quantità di stimolazioni, mentre gli introversi si sentono al meglio quando si trovano in ambienti più tranquilli e appartati”. Va da sé che la maggior parte dei costrutti su cui si basa la nostra società sono più adatti per i primi che per i secondi – dagli uffici “open space” ai bar rumorosi, passando per il sistema educativo – e ciò nonostante ovunque buona parte dalla popolazione, da un terzo a metà, abbia un temperamento introverso.
Va messo in chiaro che non esiste una persona introversa o estroversa “pura”, visto che si parla sempre di tendenze e atteggiamenti. Detto questo, ecco qui 10 modi in cui le persone più introverse interagiscono fisicamente con il modo in maniera diversa rispetto agli estremisti.
1. Si ritirano dalla folla
“Nel ventesimo secolo siamo entrati in una nuova cultura che gli storici chiamano cultura della personalità”, ha spiegato Cain. “Ci siamo evoluti da un’economia agricola a un mondo di grandi affari; con il passaggio dalle piccole alle grandi città, le persone hanno smesso di lavorare fianco a fianco di persone che conoscevano da una vita, e ora si devono confrontare con una folla di estranei”. La folla che ne risulta, tipicamente rumorosa e congestionata, sovra-stimola facilmente gli introversi e drena la loro energia psico-fisica. Finiscono per sentirsi più fisicamente isolati che non supportati dal loro ambiente, e preferirebbero essere ovunque tranne che in questo mare di persone.
2. Le piccole discussioni li stressano, mentre le conversazioni più profonde li fanno sentire vivi
Se gli scambi brevi e le piccole discussioni hanno spesso un effetto energizzante sugli estroversi, gli introversi ne escono spesso intimiditi, annoiati o esausti. Nelle conversazioni più lunghe, i secondi sono più a loro agio, soprattutto nel ruolo dell’ascoltatore paziente. Come spiega Sophia Dembling, autrice di “The Introvert’s Way: Living A Quiet Life In A Noisy World”, la differenza è nel modo in cui una persona riceve (o non riceve) energia dal suo ambiente.
3. Hanno successo sul palco – e non solo nel chiacchiericcio
“Almeno la metà delle persone il cui lavoro è centrato sul parlare in pubblico sono introverse per natura”, afferma Jennifer B. Kahnweiler, autrice di “Quiet Influence: The Introvert’s Guide to Making a Difference”. Semplicemente, queste persone imparano a giocare con le loro forze e puntare sulla propria preparazione. Non è un caso se molti grandi “performer” sono in realtà degli introversi.
4. Si fanno distrarre facilmente, ma è raro che si sentano annoiati
Mettere alla prova l’attenzione di un introverso è facile: basta esporli a una situazione in cui si sentano sovra-stimolati. A causa della loro iper sensibilità all’ambiente, gli introversi entrano in conflitto con se stessi quando si sentono distratti o sopraffatti: è questo il motivo principale per cui soffrono in mezzo ai grandi gruppi e negli open space.
5. Sono naturalmente attirati da carriere più creative, solitarie e orientate al dettaglio
Gli introversi preferiscono naturalmente trascorrere il tempo da soli o in piccoli gruppi, dedicarsi profondamente a un’attività alla volta e prendersi il proprio tempo per risolvere problemi e prendere decisioni. Per questo si sentono molto meglio in ambienti lavorativi in cui ciò è possibile. Alcune professioni – come quelle di scrittore, scienziato sul campo e lavoratore dietro le quinte – possono dare agli introversi la stimolazione intellettuale che desiderano senza le distrazioni ambientali che li mettono a disagio.
6. Quando si trovano in un luogo affollato preferiscono star vicini alle uscite
Secondo Dembling, gli introversi non solo si sento a disagio quando circondati da persone, ma fanno sempre il possibile per posizionarsi nelle “periferie”. Che sia una porta di uscita o il posto corridoio sull’aereo, loro evitano sempre di essere attorniati da persone su tutti i lati. “Ci piace sederci da cui possiamo rapidamente allontanarci all’occorrenza”, sostiene Dembling.
7. Pensano prima di parlare
Questo tratto tipico degli introversi è quello che ha creato la loro reputazione di attenti ascoltatori. È connaturato in loro il prendersi del tempo prima di aprir bocca, invece di pensare a voce alta come fanno invece gli estroversi. Ciò li fa sembrare più timidi e silenziosi, ma in realtà le loro parole sono molto più ragionate.
8. Diversamente dagli estroversi non vengono influenzati da ciò che li circonda
Uno studio del 2013 ha mostrato come estroversi e introversi si facciano influenzare dall’ambiente che li circonda in maniera differente. Mentre gli estroversi si lasciano contagiare dall’umore ambientale, gli introversi agiscono più come una camere stagna.
9. Non sopportano le chiamate al telefono
Spesso gli introversi evitano di rispondere al telefono, anche se a chiamarli è un amico. I motivi sono che le telefonate li distraggono da ciò che stavano facendo – reindirizzando la loro mente su qualcosa di altro di cui non sono a conoscenza, e li costringe a quel minimi di convenevoli che proprio vorrebbero evitare.
10. Quando è tempo di star da soli, si spengono
Tutti gli introversi hanno un limite di energie. Secondo la blogger-introversa Kate Bartolotta si può riassumere così: “Assumete che ognuno di noi abbia una certa quantità di energia. Per gli introversi, le interazioni sociali consumano a poco a poco quell’energia (diversamente dagli estroversi che invece si ricaricano). Anche se lo facciamo con piacere, quando siamo del tutto scarichi abbiamo bisogno di un po’ di tempo per riprendere energie”.