Google Spiral 2 è stato annunciato ufficialmente mercoledì all’interno della seconda Project Ara Developers Conference. Non è lo smartphone più bello in commercio, è chiaro, ma in qualche modo si basa probabilmente sul concetto che più ha affascinato gli appassionati negli ultimi anni. Si tratta dello smartphone modulare, progetto nato dalla start-up Phonebloks e portato alla realtà da Google, dopo essere stato acquisito da Motorola.
Lo smartphone si compone di una serie di moduli, tutti intercambiabili anche a dispositivo acceso. L’hot-swap è possibile anche con il modulo batteria, con Google che promette un’autonomia di un massimo di 30 secondi di tempo per poter effettuare l’operazione. Spiral 2 rappresenta la seconda “pietra miliare” nello sviluppo dello smartphone modulare: introduce il supporto alle reti 3G e uno store in cui gli utenti possono acquistare moduli aggiuntivi.
Il prototipo mostrato da Google si compone di un modulo display a risoluzione HD (720p) e un modulo per la ricezione sulla parte frontale, mentre otto moduli sono installati negli scompartimenti sulla parte posteriore. Fra questi troviamo una fotocamera da 5 megapixel e una batteria che, come tutti gli altri moduli, potranno essere inseriti e rimossi attraverso un sistema di magneti elettro-permanenti. Nel prototipo mostrato, in base a quanto riporta TheVerge, i moduli scivolano dentro senza alcun supporto magnetico (che dovrebbe essere integrato sulla struttura).
L’utente potrà scegliere fra due processori: Marvell PXA1928 e un più potente NVIDIA Tegra K1. Ad oggi il vero tallone d’Achille del dispositivo è comunque la durata della batteria su singola carica: Paul Eremenko, responsabile della divisione alla base di Ara, ha già tracciato alcune direttive che la società ha in mente per Spiral 3, fra cui il supporto alle reti LTE, la disponibilità di 20/30 moduli differenti e un’autonomia operativa di almeno una giornata piena.
Google ha mostrato il dispositivo acceso sul palcoscenico, tuttavia non ha permesso agli operatori presenti di utilizzare il prototipo in quanto le funzionalità touch non sono ancora attive. Durante l’uso e in base a quanto riportato da chi l’ha provato, la struttura di Spiral 2 in acciaio e alluminio è solida, mentre i moduli sono adesso prodotti in policarbonato (nelle prime versioni erano più cedevoli e realizzati con stampanti 3D).
Spiral 2 verrà commercializzato nella seconda metà dell’anno, inizialmente solo in Porto Rico come esperimento. In questo periodo Google potrà collaborare con la FCC sul progetto in modo da ricevere le certificazioni o modificarne alcune parti prima di un lancio su più ampia scala.
Tratto da HWUpgrade (LINK)