La Metro C si presenta ai romani: ecco la stazione Parco di Centocelle

Non si bluffa. La Metro C, nel tratto che va da Monte Compatri/Pantano al Parco di Centocelle aprirà, salvo sorprese, l’11 ottobre. E che non si tratti della solita promessa lo dimostra l’open day di oggi, 20 settembre. Una giornata speciale, in cui la nuova e tanto agognata linea metropolitana della Capitale si è mostrata in anteprima, almeno per una delle sue fermate, quella del Parco di Centocelle. Qui per otto ore i romani hanno potuto ammirare la stazione e salire su uno dei treni driverless, fermo in stazione. Un’emozione per tanti, a cominciare dall’assessore alla Mobilità Guido Improta.

“E’ un momento di familiarizzazione per la cittadinanza con questa grande opera infrastrutturale”, ha spiegato l’assessore. E’ un’opera caratterizzata da finanziamenti molto importanti che hanno determinato tanto lavoro e tanta tecnologia oltre a problemi che quest’anno abbiamo risolto”. COn la giornata di oggi inizia il conto alla rovescia. “Contiamo di inaugurarla l’11 ottobre”, continua Improta. “Anche l’iniziativa di oggi serve a far capire che si sta facendo un lavoro di squadra: tutti gli attori coinvolti, da Atac a Roma Metropolitane, sono al lavoro per risolvere le ultime criticità”.

Dove arriverà questa metro C? Una delle cose che colpisce nel sopralluogo è che se su una banchina è indicata chiaramente la direzione (Monte Compatri/Pantano), sull’altra c’è un generico Roma Centro. San Giovanni? Piazza Venezia? Oltre Piazza Venezia? Questo il nodo da sciogliere. Improta parla chiaro, o almeno ci prova: “La volontà politica dell’amministrazione è chiara e coincide con la razionalità trasportistica. La nostra intenzione non è di fermare la metro C a Venezia ma ci vuole l’intenzione anche di chi la realizza”.

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Il primo tratto comprenderà quindi 15 stazioni, cinque di nuova costruzione e dieci adeguamenti delle stazioni di superficie del vecchio tracciato finale della ferrovia Laziali. Un percorso di 12,5 km (4,3 in sotterranea e 8,2 in superficie) che permetterà un collegamento veloce tra i quartieri Alessandrino, Prenestino-Centocelle, Torre Maura, Torre Angela fino al confine orientale della città di Roma (Grotte Celoni, Borghesiana, Finocchio), con l’ultima stazione di Pantano nel comune di Monte Compatri. Nel tratto sotterraneo la metro C corre a 30 metri di profondità all’interno di due gallerie a singolo binario.

Ogni treno della linea C è composto da sei vagoni climatizzati, con 204 posti a sedere e una capienza massima di 1.200 passeggeri. I treni della linea C saranno driverless, ovvero senza conducente. A guidarli un sistema di Automazione Integrale “driveless” che consente di gestire la linea in modo completamente automatico, garantendo con la massima efficienza la marcia dei treni. Il sistema di automazione e gestione operativa da remoto della linea C si nel deposito/officina di Graniti, dove risiede la Dirigenza Centrale Operativa, il “cervello” da quale si controllano il movimento dei treni e la sicurezza dei passeggeri.

Il sistema di automazione integrale prevede per i convogli l’arresto di precisione sulle banchine di stazione e richiede sulle banchine stesse la presenza di porte di banchina che debbono avere un funzionamento completamente automatico, sia in fase di apertura che di chiusura, in contemporanea alle porte di bordo dei convogli in fase di fermata. Le porte di banchina permettono – ai fini della sicurezza – una separazione netta fra le banchine e la via di corsa dei treni, impedendo cosi’ la caduta di persone o oggetti sui binari. Inoltre le porte di banchina separeranno le stazioni dalla via di corsa dei treni anche dal punto di vista della ventilazione: questo permettera’ – in caso di incendio di un convoglio – una migliore gestione ed evacuazione dei passeggeri in stazione.


Tratto da RomaToday (LINK)


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