Jonathan Biabiany ha un’aritmia cardiaca e il Parma ferma il giocatore. Apprensione nel club emiliano per le condizioni del 26enne esterno francese al quale il primo settembre scorso, durante una visita medica, è stato riscontrato un problema cardiaco mai avuto prima, come ha confermato l’amministratore delegato gialloblù, Pietro Leonardi. Il Parma ha così deciso di «stoppare immediatamente l’attività agonistica del giocatore». Biabiany, ha continuato Leonardi, «potrebbe giocare perché ha l’idoneità, avremmo potuto mandarlo in campo, ma fino a quando non avremo certezze non verrà utilizzato. Rientrerà in campo solo quando ci saranno i presupposti per la totale sicurezza della sua salute».
Il problema rilevato dallo staff del Milan
L’aritmia di Biabiany è stata riscontrata durante una visita medica che il giocatore ha sostenuto presso lo staff sanitario del Milan il primo di settembre. Il calciatore era infatti in procinto di passare ai rossoneri tanto che sul sito del club era già apparsa una foto del francese con la sciarpa del Milan. Trattativa che poi saltò all’ultimo, ma Leonardi precisa che non c’è alcun legame con l’aritmia e che il problema al cuore è stato comunicato al Parma «solo dopo la mancata chiusura della trattativa».
Il 10 luglio la visita per l’idoneità
«Biabiany ha fatto la visita di idoneità sportiva il 10 luglio scorso a Parma e l’ha ottenuta – spiega ancora Leonardi – poi il primo settembre a Milano è comparsa un’aritmia mai registrata prima. A quel punto, quando Jonathan è rientrato a Parma, è stato sottoposto a ulteriori accertamenti diagnostici. Sulla base di questi, e sentiti anche consulenti esterni a cui la società si è rivolta, in questo momento è stato deciso di sospendere l’attività agonistica per un periodo di tempo limitato, durante il quale il calciatore sarà monitorato e sottoposto ad ulteriori accertamenti per verificare il momento dell’eventuale ripresa dell’attività agonistica».
«Speriamo che sia un problema minimo»
La notizia del problema cardiaco di Biabiany era già apparsa sulla stampa qualche giorno fa. «Questi non sono temi da scoop giornalistico – dice Leonardi – purtroppo invece qualcuno l’ha fatto. È brutto mettere un’etichetta a un ragazzo. Mi auguro fortemente che sia un problema minimo. Noi non abbiamo mai abbandonato nessuno». Leonardi ha quindi spiegato che «per il rispetto della privacy abbiamo omesso questi particolari negli ultimi quindici giorni».
Tratto da Corriere.it (LINK) – Foto LaPresse