Fai il Test di Rorschach con Google

Google celebra quest’oggi lo psichiatra Hermann Rorschach, nato esattamente l’8 Novembre di 129 anni fa (1884), famoso per aver ideato il test dall’omonimo nome.

A chi di voi è mai capitato di essere sottoposto a questo tipo di test? Cosa ne è uscito fuori? Raccontate qui la vostra esperienza, se ne avete voglia! 🙂

Ma in che cosa consiste il Test di Rorschach?

(Prendo come spunto l’articolo pubblicato sul sito Pagine Mediche 😉 )

Principalmente è utilizzato per l’indagine della personalità, basandosi sull’interpretazione delle macchie di Rorschach da parte dei soggetti esaminati.

Attraverso le risposte fornite a stimoli indeterminati, quali costituiti dalle macchie, un soggetto evidenzia le caratteristiche che costituiscono la propria personalità, e definendo le proprie modalità comportamentali e una diagnosi psicologica, utile anche a fini terapeutici. E’ un test molto usato in ambito clinico ma anche a livello giuridico e ovunque sia necessario esplorare le dinamiche interpersonali.

Il test di Rorschach sfrutta il meccanismo inconscio della proiezione e si basa sull’antico principio secondo cui, dato uno stimolo ambiguo, il soggetto vede nella macchia più un prodotto della sua fantasia – che prende a pretesto lo stimolo per ‘proiettare’ immagini e memorie – che non una percezione diretta e oggettiva.

Il test si compone essenzialmente di 10 tavole, su ciascuna delle quali è riportata una macchia d’inchiostro simmetrica: 5 monocromatiche, 2 bicolori e 3 colorate.

Le tavole vengono sottoposte all’attenzione del soggetto una alla volta; per ciascuna di esse – senza limiti di tempo – viene chiesto al soggetto di esprimersi su ciò cui la macchia somiglia.

Non esistono risposte giuste o sbagliate, ma dall’interpretazione delle risposte date è possibile delineare un profilo di personalità e identificare eventuali nodi problematici del soggetto. Viene conteggiato però il tempo di risposta.

Le parole dell’intervistato vengono tradotte in una specie di stenografia, detta anche ‘siglatura’, che permette di formulare un profilo della natura profonda del soggetto.

La suddetta siglatura viene ricodificata a cadenza fissa per mantenere le codifiche con una valenza statistica.

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