Ricordo con enorme affetto la mitica “Associazione PER la Rosa nel Pugno“, e la primissima assemblea di Montecatini, 6-7 Ottobre 2006.
Un’esperienza unica, condita da una “chicca” che non dimenticherò mai: la discussione notturna tra Lanfranco Turci, Tommaso Ciuffoletti e il mitico Marco Pannella, con il Pannellaccio che in particolare rimembrava a tutti di come Mitterrand gli aveva donato personalmente il simbolo della RnP, e il Tom che si divertiva a punzecchiarlo e a beccarsi i suoi puntualissimi insulti.
Nella prima giornata presi la parola anche io, facendo un discorso totalmente sconclusionato. Fortunatamente questa, nel link, è la registrazione solo della seconda giornata. Però mi beccai comunque una citazione, ma solo per l’entusiasmo, da Valeria Manieri, che a tutt’oggi ringrazio ancora:
“Mi ha entusiasmato molto sentire l’imbarazzo e la timidezza del ragazzo, che ha parlato ieri, di venti anni, e quel suo battere il pugno su questo piccolo piano d’appoggio; perchè io personalmente a 19 anni, qua
ndo iniziai a fare un pò politica, avevo la stessa timidezza ma non avevo il coraggio di fare, come si suol dire in gergo tennistico, pugnetto. Mi è piaciuto perchè questo deve essere l’atteggiamento che tutti i ragazzi che partecipano o che vogliono partecipare ad un progetto politico, anche a questo miraggio che può sembrare ora la Rosa nel Pugno, lo dovrebbero avere.”
A posteriori, penso d’aver affrontato l’esperienza della RnP come si vivrebbe un primo amore, con curiosità, entusiasmo e con, purtroppo, la delusione finale.
Spero si riaccenda presto, in me, la “passione” per la politica, che arrivi il mio “secondo amore”.
Ma se il panorama politico è quello attuale, temo sia un auspicio vano, un’utopia.
Il primo!
Sei micidiale, Tom! 😀
il secondo!
ma va la’ che devo awaitare la moderation e su sbrighiamoci
Eccone un altro! 😀 Oh, vi aspetto a sparlare un pò anche qui, anche se è meno immediato di FB!
condivido la tua chiosa sul primo amore, la delusione e l’attesa del secondo amore.
Il secondo amore no è mai come il primo. E’ diverso. Magari è pur sempre amore, ma non ha la stessa “magia del nuovo”…
Il secondo amore è più ragionato e, come dici tu, si perde la magia. Ma non si deve perdere la curiosità…e anche questa dev’essere stimolata.
E attualmente non c’è un soggetto, dico uno, che mi “stimoli” politicamente.
Manco il finto nuovismo di Renzi.