Evasione, che passione!

E’ di oggi la notizia (link) della scoperta, da parte della Guardia di Finanza, dell’ennesimo evasore totale in terra italica.

Nullatenente si, ma con auto costose e svariati appartamenti di proprietà. E il tutto aggirando abilmente il fisco: una casa intestata alla moglie, una al figlio, la macchina intestata a terzi (compiacenti)…et voilà, le jeux sont fait!

L’evasione accertata (e sottolineo accertata) è di oltre un milione di euro. Bruscolini, insomma…


Non voglio dilungarmi in lunghe ramanzine sulla necessità di maggiori e più stringenti controlli fiscali, magari migliorando il sistema di incrocio delle informazioni tra le differenti banche dati. Piuttosto lancio una proposta provocatoria.

Pizzico il “classico” grande evasore? Bene.
Interviene la GdF a recuperare le somme, a sanzionare, ecc.? Ottimo.
E poi?

Perdita dei diritti politici. Esattamente come chi soffre di infermità mentale e per chi compie reati gravi. E perdita di qualsiasi beneficio assistenziale da parte dello Stato, anche dopo aver scontato l’eventuale pena detentiva. Il tutto per un arco di tempo che può variare da caso a caso, da qualche anno fino al tempo indeterminato.

E’ imbarazzante, poi, constatare che le evasioni più gravi arrivano dai personaggi più benestanti, che prima si ritengono il “motore” del paese e poi finiscono a simulare crisi aziendali per scappare col malloppo.

Personalmente non sono più disposto a tollerare, e sono favorevole a pene severissime per questo tipo di reati, che ritengo essere una gravissima mancanza di rispetto verso il paese e verso l’intera cittadinanza.

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